15.09.2010 – In memoria di Richard Wright

 

Due anni fa, il 15 settembre 2008, a soli 65 anni, moriva Richard Wright.
Più di altre, valgono le parole che l’amico David Gilmour usò per salutare l’amico di sempre:

 

« Nessuno può sostituire Richard Wright. È stato il mio partner musicale e amico.

Nelle discussioni su chi o cosa fossero i Pink Floyd, il contributo enorme di Rick è stato spesso trascurato.
Era gentile, modesto e riservato ma la sua voce profonda e il suo modo di suonare erano vitali, magiche componenti del nostro riconoscibile sound.
Non ho mai suonato con nessuno come lui.
L’armonia delle nostre voci e la nostra telepatia musicale sono sbocciate nel 1971 in Echoes. A mio giudizio tutti i più grandi momenti dei Pink Floyd sono quelli in cui lui è a pieno regime. Dopo tutto, senza Us and Them e The Great Gig in the Sky, entrambe composte da lui, cosa sarebbe stato The Dark Side of the Moon? Senza il suo tocco pacato l’album Wish You Were Here non avrebbe funzionato molto.
Nei nostri anni di mezzo, per vari motivi lui ha perso la sua strada per qualche tempo, ma nei primi anni Novanta, con The Division Bell, la sua vitalità, brillantezza e humor sono ritornati e la reazione del pubblico alle sue apparizioni nel mio tour del 2006 è stata tremendamente incoraggiante, ed è un segno della sua modestia che quelle standing ovations siano giunte a lui come una grande sorpresa (sebbene non al resto di noi).

Come Rick, non trovo facile esprimere i miei sentimenti con le parole, ma lo amavo e mi mancherà enormemente. »
(David Gilmour, 15 settembre 2008)

I propose a toast to the memory of my friend Richard Wright!

http://www.youtube.com/watch?v=5Rnn2cV9NHA

Articolo precedenteGullmour Wah – primo contatto
Articolo successivoMOOG Moogerfooger Analog Delay MF-104

9 Commenti

  1. Ora che ho dei figli grandicelli, 16 e 17 anni, cresciuti con la loro (Pink Floyd) musica, visto, rivisto stravisto fino a (se fosse possibile) consumare i fili della grande rete, i loro video su youtube, dopo essere stati a vedere Waters ad Assago, Aprile e Luglio 2011.
    Quando parlo a loro di Richard, del fatto che al dilà della musica, un insegnamento di carattere e personalità che non fa parlare di se in vita, ma che lascia un vuoto incolmabile dopo la vita. . .
    Ciao Richard R.i.P.

  2. David era sinceramente commosso,ma più ci si pensa,più non ci si rende conto di come possa non esserci più Rick,sembra tutto un sogno,come se da un giorno all’altro dovessero tornare a suonare tutti insieme davanti a migliaia di fan o tra le rovine deserte di qualche antica città…
    Ma il tempo passa per tutti,e un giorno ti rendi conto che ti sei lasciato dietro dieci anni…:(

  3. suonando i Pink Floyd nn può sfuggire l’enorme lavoro che un tastierista deve sobbarcarsi. Fare questo sforzo con modestia, creatività ed enorme genialità nn è poco…. è Wright!

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui