MANUTENZIONE E PULIZIA DELLA CHITARRA
Come detto in un articolo postato sul blog, spesso ci si inerpica per sentieri arditi alla ricerca del giusto delay o reverb, del chorus più vintage o del muff più rotondo… senza tenere minimamente in considerazione dove nasce il sound: la chitarra.
La chitarra è uno strumento delicato, molto più di quanto si possa pensare, che necessia di una manutenzione continua ed accurata; non è sufficiente cambiare le corde quando si rompono e stringere le meccaniche quando si allentano… o meglio non è sufficiente per chi voglia usare la chitarra come strumento, per quelli che lo usano come sopramobile invece può essere sufficiente.
Cominciamo con il dire che la maggior parte della chitarra è costruita in legno e quindi risente moltissimo delle condizioni ambientali relativamente alla temperatura ed al tasso di umidità.
Così, ad esempio, una chitarra tenuta in un luogo troppo caldo ed umido vedrà dilatarsi i legni con cui è costruita , con conseguente modifica del grado di curvatura del manico e modifica delle sonorità (in casi limite potrebbe esserci il contatto tra le corde ed il manico stesso).
IL MANICO
Il manico, appunto, è il punto più delicato della chitarra.
Una errata posizione a riposo della chitarra e/o una cattiva manutenzione potrebbero causare danni irreversibili al manico e conseguentemente a tutto lo strumento.
Per prima cosa quindi diciamo che sarebbe opportuno riporre la chitarra in un luogo asciutto e con una temperatura non superiore ai 30°, nella propria custodia o sui supporti appositi ancorati al muro.
Nel caso in cui ci sia stata una variazione della curvatura del manico è possibile ricorrere all’uso del truss-rod.
Il (o meglio la) truss-rod è una barra inserita all’interno del manico della chitarre, che ha lo scopo di contrastare la tensione generata dalle corde stesse e le possibili deformazioni dei legni dovute a cambiamenti di umidità e temperatura.
Utilizzando la chiave a brugola che viene consegnata insiama con la chitarra al suo acquisto (o un’altra se abbiamo perso l’originale) è possibile modificare il tiraggio del truss-rod agendo sul nottolino presente alla fine del manico all’attaccatura della paletta (per le stratocaster)
Vedremo in seguito come l’uso del truss-rod sia importante anche in fase di setup della chitarra.
LE CORDE
La rottura di anche solo una corda, se trascurata, potrebbe creare seri problemi alla chitarra.
Se, ad esempio, la chitarra venisse lasciata per troppo tempo con una corda in meno, questo comporterebbe una sicura deformazione del manico in conseguenza di due fattori: minore tensione applicata e sbilanciamento della forza di tensione.
Mancando una corda quindi il manico non solo subisce una tensione minore di quanto dovrebbe (e quindi cambia curvatura) ma la subisce anche in modo sbilanciato, perchè a seconda della posizione della corda, subirà una tensione maggiore su un lato rispetto all’altro: in questo modo il manico potrebbe subire il cosidetto effetto warping, ovvero una torsione sul proprio asse del manico… ed in questo caso l’unica soluzione sarebbe la sostituzione del manico.
Le corde poi sono la parte della chitarra più esposta al sudore della mani.
Il sudore delle mani può essere molto più devastante di quello che si pensa.
E’ consigliabile quindi pulire con un panno asciutto di cotone le corde dopo aver suonato, avendo cura di passare il panno anche sotto le corde.
PULIZIA GENERALE
Sono molti i fattori che contribuiscono a “sporcare” la chitarra ed il suo sound e per quasi tutti sono sufficienti alcune semplici regole base come rimedio:
– Asciugare il manico, la tastiera ed i capotasti dal sudore depositato dalle mani, con un panno di cotone asciutto
– Pulire accuratamente con un panno i pick-up dopo ogni uso della chitarra
– Non usare prodotti con contenuto di olii sulle corde (riducono l’elasticita delle corde) è preferibile usare un panno asciutto
– Ad ogni cambio corde utilizzare un prodotto nutriente per il legno del manico, preferibilmente cera alla carnauba per il palissandro e olio di limone per il l’ebano
Esaminiamo, in particolare, come pulire le varie “parti” che compongono la chitarra
PULIZIA DELLE MECCANICHE
Ad ogni cambio di corde o comunque almeno una volta al mese, è importante prendersi cura delle meccaniche… che sono le maggiori responsabili nelle problematiche di accordatura.
Prima di procedere con la pulizia e lubrificazione delle meccaniche è sempre opportuno verificarne il corretto funzionamento assicurandosi che la vite di fissaggio che fissa la paletta al perno sia stretta a dovere.
Per lubrificare le meccaniche si può usare olio per macchine da cucire in flaconi muniti di applicatori con beccuccio contagocce; con lo stesso tipo di olio si possono lubrificate anche le sellette e le guide della paletta.
Nel caso sia prensente anche il ponte tremolo è necessario pulire e lubrificare la filettatura del buco sul ponte e la filettatura della leva stessa.
PULIZIA DEI PICKUP
Ogni volta che si suona, parte del sudore prodotto dalle mani viene trasferito sui pickup ed in molti casi è questo sudore il responsabile, con il passare del tempo, del malfunzionamento dei pickup stessi.
Una volta terminato di suonare è consigliabile asciugare i pickup con cura, senza esercitare troppa pressione, con un panno asciutto di cotone.
Nel caso poi ci si trovi di fronte a problemi di rumore di fondo generato dalla circuitazione elettrica (potenziometri, pickup, selettore) è possibile provvedere ad una pulita della circuitazione utilizzando un prodotto ad hoc per la pulizia dei circuiti elettrici (normalmente spray); tali solventi sono molto aggressivi e quindi è necessario fare molta attenzione a non intaccare minimamente la finitura del corpo.
Una volta rimosso il battipenna (per le stratocaster) sarà sufficiente irrorare i circuiti elettrici dei potenziometri, dei pickup e del selettore con piccole quantità di detergente, avendo cura di tamponare prontamente con un panno asciutto.
PULIZIA DEL CORPO
Per la pulizia del corpo della chitarra nella maggior parte dei casi è sufficiente un panno morbido ed asciutto (ad esempio cotone).
E’ sconsigliabile usare prodotti e detergenti, perchè il corpo della chitarra è rifinito con una laccatura piuttosto delicata che sicuramente potrebbe subire danni seri.
In particolare poi le chitarre di tipo vintage, verniciate con prodotti alla nitro, sono estremamente delicate e bisogna utilizzare una particolare cura nella pulizia.
PULIZIA DEL MANICO
La pulizia del manico è probabilmente la più delicata e sicuramente quella che richiede maggior tempo ed attenzioni.
Va detto che nella maggior parte dei casi, la pulizia del manico si effettua quando il manico è montato alla chitarra (perchè in uso) e quindi prima di iniziare la pulizia sarà opportuno proteggere con della carta e del nastro i pickup, mascherandoli completamente.
Dopo aver rimosso tutte le corde, si comincia con la pulizia degli spazi tra i vari tasti della tastiera con un batuffolo di lana d’acciaio (quello a grana fine); è importante sfregare il batuffolo sulla tastiera seguendo le venature del legno in modo da evitare il formarsi di righe opposte alla venatura del legno.
Se il manico è in acero l’uso del batuffolo in lana d’acciaio potrebbe rovinare la tastiera, in questo caso sarà più opportuno utilizzare un panno asciutto per dare una prima pulita alla tastiera, utilizzando poi due batuffoli di cotone, uno imbevuto con alcool e uno asciutto, per pulire i vari tasti, passando prima il batuffolo in alcool e asciugando immediatamente con il batuffolo asciutto.
Una volta pulita la tastiera del manico, si procede alla pulizia dei tasti in metallo.
Si ricoprono gli spazi di tastiera adiacenti al manico con del nastro carta e si procede con la pulizia del tasto con un panno asciutto di cotone, eventualmente utilizzando dei detergenti per metalli.
Terminata la pulizia dei tasti, rimane da pulire la zona tra la tastiera ed i tasti, quella fessura della tastiera nella quale si infilano i tasti in acciaio, ma nella quale si infila anche lo sporco.
Per pulire questa zona occorre necessariamente utilizzare degli strumenti appuntiti, che raggiungano gli stretti spazi che dobbiamo pulire: si può usare un taglierino o un supporto plastico tagliato a dovere; nel caso del taglierino, fare in modo di orientare la lama alla base del tasto avendo cura di non intaccare in alcun modo il legno con la lama e scorrere con mano leggera l’intero tasto.
Anche in questo caso, per manici in acero è sconsigliato l’uso del taglierino, meglio usare un supporto plastico.
Una volta terminata la pulizia del manico, per garantirne una maggiore durata nel tempo ed una migliore resa sonora, sarebbe opportuno dedicare qualche istante anche al nutrimento del legno.
Come detto in precedenza questa fase richiede prodotti differenti in base alla tipologia di legno con la quale è realizzato il vostro manico:
ACERO: nessun prodotto
PALISSANDRO : Cera alla carnauba
EBANO : Olio di limone
L’applicazione è la medesima in tutti i casi: stendere con un panno di cotone una piccola quantità di prodotto lungo tutto il manico, lasciare per qualche minuto che il manico assorba la quantità necessaria di nutriente, quindi rimuovere l’eccesso con un panno, avendo cura poi di rilucidare il manico.
[…] Manutenzione e pulizia della chitarra — Giampaolo Noto […]
Ciao,
Innanzitutto vi faccio i complimenti per la descrizione accurata per quanto riguarda la cura e la pulizia della chitarra. Volevo chiedervi solo un’informazione/precisazione..
Per quanto riguarda la pulizia del corpo della chitarra, si può usare un normale detergente per legno oppure uno specifico a seconda del tipo di legno?
In modo da non rovinare la laccatura della chitarra..
Vi ringrazio tanto in anticipo
Non usare nessun detergente, basta strofinare un panno in microfibra insistendo un po’. Se vuoi puoi anche passare del polish così rimuovi graffi e striature che si sono fatte. Ti consiglio il polish di marca DUNLOP.
Salve, ho acquistato duplon olio di limone per pulire la mia chitarra Fender con manico in palissandro e corpo in mogano, posso utilizzare l’olio anche sul corpo con un panno in microfibra? O rovininerei la chitarra?
Salve, ho un’atroce dubbio sulla pulitura del pick-up della mia Godin, che è cromato, col passare del tempo si è ossidato di sporco e ha perso la lucidatura. Quale prodotto utilizzare? Grazie. Paolo
Ciao, durante la mia abituale pulizia della tastiera manico della mia Yamaha SLG 200 N con il produtto legno vivo, prodotto con base di cera d’api, ho riscontrato una leggera scoloritura del colore del palissandro in diversi punti.
Chiedo gentilmente di farmi sapere se posso utilizzare una cera che rirpistini il naturale colore originale del palissandro.
Grazie in anticipo, Paolo
ho due martin acustiche folk di 40 anni fa circa. mod D28 e Powmia 35 Limited, Una Di Giorgio. (stessa età)..ed una stupenda Cort in legno Koa (1/2 spalla fiorentina folk) di 15 anni. Ho sempre eseguito i lavoretti come da Voi specuficati e suonano benissimo…..La Cort supera di gran lunga le altre alla faccia del nome Martin !!!!
L’olio di limone non si usa per nutrire la tastiera ma per pulire il legno di questa a prescindere che questa sia in palissandro o in ebano, questo perche si tratta in realta di un solvente sgrassante, un uso prolungato senza un adeguata rinutrizione può sgrassare troppo la tastiera e creare dei danni.
Dopo un eventuale pulizia con olio di limone (se necessaria, non si deve abusarne) si deve nutrire il legno con la cera alla carnauba o oli per nutrizione legno (olio paglierino o olii al tung).
Salve bel tutorial per la puluzia della chitarra e sua manuyenzione ma nn ho capito come si oleano le viti che accordano la chiyarra io possiedo una martins e la filettatura della vote e’ a vista ma come la figua qui mel tutorial
Ciao e complimenti per la competenza: non suono da qualche tempo ed ho riposto le mie chitarre (strato e les paul) nelle rispettive custodie rigide poggiate sul pavimento a mo’ di valigia; scordate di mezzo tono. Purtroppo in questo torrido luglio la temperatura in qualsiasi parte della casa e di circa 30°,potresti darmi qualche consiglio in più su come tenerle per non farle rovinare? Ci tengo molto. Ti ringrazio
Ciao, volevo chiedere dove si trova l’olio di limone, perchè sono andato in alcuni posti ma mi hanno detto che avevano quello essenziale e non ho capito se è quello giusto o no.
Ciao e complimenti per il tuo blog!
Visita anche il mio:
http://costruirechitarraelettrica.blogspot.it/
Pierluigi
ottimi consigli, ci ho rimesso una chitarra per colpa della noncuranza e poca manutenzione, grazie giampi. Roberto
Ciao Giampaolo, complimenti per il sito! Bellissimo!
Senti, se lascio la chitarra a riposo in un poggia chitarra tradizionale, succede qualcosa al manico?
Un poggia chitarra tipo questo..
http://www.thomann.de/it/millenium_gs2001e.htm
Stesso atroce dubbio!
La puoi lasciare senza problemi… ma per periodi di inattività molto lunghi, forse sarebbe meglio tenerla appesa per il manico.
Anche se sono in molti a tenere le chitarre a terra anche a riposo.
Personalmente tengo le chitarre appese (anche per questioni di spazio) ma una sta sempre a terra, per le lezioni e per lo studio giornaliero.
salve.Possiedo una epiphone sg,che attualmente monta corde 046,010,però anche quando aveva le normali 09,mi è sempre sembrata una chitarra piuttosto rigida e dura da suonare..ma dipende dall’action bassa?oppure è propio il tipo di chitarra?ho provato una stratocaster,è in confronto alla mia,è piu’ manegevvole specie per fare assoli veloci e complicati.
Ho una Epiphone Les Paul Standard di circa 1 anno di vita.
Provata dal mio maestro mi dice che non è niente male.
Da un paio di giorni si è verificato un problema: il tono del pick-up al ponte funziona solo per gli acuti ed anche se lo porto a zero non scurisce il suono.
Le saldature sembrano a posto.
Cosa potrei fare prima di rivolgermi ad un liutaio?
Per informazione: ho dell’acool isopropilico spray.
Sarebbe adatto da spruzzare sul potenziometro che mi da problemi ed in quale quantità?
Grazie.
Ciao ragazzi complimenti per questo sito….si impara veramente qualcosa….io ho comprato una Fender stratocaster Messicana e ora la voglio far assomigliare alla black strat di Gilmour, devo solo sostituire il battipenna Bianco e mettere la leva del tremolo corta. Ma la leva corta ha una sua misura e un suo nome particolare, ho chiesto al mio negozziante e mi ha risposto che non sa neanche lui se ci sono leve più corte o magari le hanno fatte fare appositamente(personalizzate) per quel tipo di chitarra. io volevo prenderne una anche non della casa…..e se metto le corde 0.10 e abbassando un po il ponte avvicinando un po le corde al manico vado incontro a qualche problema?
Garzie
Ottimo blog davvero interessante
ciao Giampaolo,sono nuovo del blog.Complimenti per tutto il lavoro che hai fatto e che (spero)farai in futuro.Sono un floydiano da quando ero un ragazzino e sono veramente contento oggi vedere che ce ne siamo in tanti ad avere questa passione.Vorrei da te un giudizio sincero : ho una fender strat. made in japan serie E realizzata tra l’85 e l’87 all-black,edizione dotata di floyd rose e un humbucking al ponte.Tu cosa ne pensi? cme suanano queste chitarre? GRADIREI VIVAMENTE UN TUO GIUDIZIO.
ma non si può usare semplicemente il pronto legno?
giampaolo buonasera io ho una musicman ernie ball axis , premetto che non cambio le corde da un anno( perche non mi si sono mai ossidate o rotte ) spero non sia troppo grave, da qualche giorno le corde mi si sol ai tasti 1 -2-3-4 circa stridono ( molto molto piu di prima ) per la loro troppa vicinanza alla tastiera….ora io vorrei , pur mantenendo la vicinanza delle corde in generale al manico perchè senno non riescoa suonare, eliminare questo stridere. devo agire sul truss rod vero ? le mie sellette non si possono alzare forse perche ho il floyd rose . Anche se ho notato che alzando l accordatura di un tono lo stridere diinuisce abbastanza ma io ho bisogno dell accordatura classica.
grazie mille !!
Salve
Ho trovato una simpatica chitarra in un mercatino ma una volta a casa ho notato che il manico è incurvato nella parte sulla cassa e le corde sono troppo vicine al manico. Basterebbe alzare il supporto donde le corde partono (perdonate il linguaggio improprio) di circa un millimetro e mezzo e lo strumento diviene utilizzabile. C’è un modo per farlo senza rompere nulla? Tipo uno spessore per alzare tutte le corde? La chitarra non mi sembra che abbia patito umidità negli ultimi anni e quindi il manico dovrebbe rimanere stabile. Un ringraziamento e una buona domenica.
Ulisse
A volte si mettono spessori nel punto di collegamrnto tra cassa e manico… ma dipende da come è costruita la chitarra, il tipo di manico… e via di seguito.
Forse la cosa migliore sarebbe farla vedere da un liutaio… senza lo strumento sottomano è difficile capire la situazione.
Un altra cosa,io ho una Epiphone sg,va bene se uso alcool per il Body?tanto cè un rivestimento sopra che protegge la vernice,mi pare in nitrocellulosa,pare plastica…
Salve, vorrei sapere se è possibile schiarire, e con quali prodotti, una tastiera in palissandro molto scura. Forse come molti, ho ordinato una chitarra online senza provarla o vederla bene dal vivo e dall’immagine la tastiera sembrava molto più chiara. Grazie
Ciao, quando si parla di “nutrire” il legno della tastiera non capisco quale risultato si vuole ottenere.
L’unto stesso delle mani si assorbe nel legno rendendolo saturo.
Io pulisco le mie chitarre di tanto in tanto con del detergente per mobili e mi trovo benissimo.
La chitarra più vecchia che ho è del 67 e non credo che abbia mai avuto trattamenti particolari.
Neanche a dirlo il legno della tastiera è perfetto.
In caso di pulizie straordinarie secondo me è meglio evitare l’uso di abrasivi come la lana d’acciaio o peggio ancora taglierini, piuttosto si usa la benzina degli accendini tipo Zippo.
ciao Giampaolo ,ho appena cambiato le corde della mia chitarra acustica ma ci metto sempre del tempo
vorrei chiederti come si chiama o dove posso trovare la chiave che si usa x avvolgere le chiavi metalliche .cosi risparmierei tempo nel farlo a mano!!! grazie !!!
Ciao,
si chiama comunemente Avvolgicorde.
Ciao,scusa ma alla fine non è male togliere tutte le corde in una volta come è gia’ stato chiesto?
Si si puoi anche fare così…
… in alcuni casi – in particolare con ponti floyd rose – potresti avere qualche difficolta… ma con i ponti tipo Fender o Gibson, va benissimo.
Salve, io ho una strato mexico standard del 2009 con il manico in acero
http://www.google.it/imgres?q=fender+strato+mexico+acero&um=1&hl=it&biw=1138&bih=535&tbm=isch&tbnid=z9dtzJFevhiMXM:&imgrefurl=https://www.giampaolonoto.it/il-mercatino-del-blog/&docid=PsnmA_T3L_wCwM&w=500&h=276&ei=y8BTTsiCBfPQ4QS5_si5Bw&zoom=1
e mi chiedo perchè non ha bisogno di nessun tipo di trattamento! Cioè, da come mi dici tu di pulire la mia chitarra, avrei bisogno solo di un panno asciutto e dopo una passata veloce con l’alcol (DENATURATO? ETILICO? NON HAI SPECIFICATO QUALE!!), subito dopo asciugarlo….mi sembra un po’ troppo “semplice” (nel senso che non ci sono trattamenti per nutrire il legno della chitarra !!) Mi potresti rispondere per favore che sto impazzendo per trovare un buon modo di pulire la chitarra senza danneggiarla!
Grazie per la risposta..vorrei sapere anche un altra cosa..io ho iniziato a suonare la chitarra che avevo 18 anni e ora ne ho 26 e praticamente apparte qualche volta quando ero malato,oppure fuori con gli amici,non ho mai smesso di suonare,inizialmente suonavo solo metal e metal estremo,ora con il crescere mi sono avvicinato al blues,al jazz e al funky..suono circa 6 ore a volte 7 al giorno..cè qualche possibilità che possa farne un lavoro?purtroppo però sono autodidatta e non ho titoli di studio per la musica
Salve Gianmpaolo,senti volevo domandarti una cosa..forse lo già chiesta ma non mi hai risposto..io ho una epiphone g400(la copia economica della Gibson SG),la tastiera è in Palissandro e io fino ad ora lo pulita con alcool e olio di limone,però ora che ho internet ho letto che ci vuole la cera alla carnauba..ma ho fatto un danno ad usare L’olio di Limone??a me pare venga bene anche non usando la cera ma bensi’ L’olio….
Ciao Matteo, si può pulire anche come fai tu… va benissmo! 😉
Scusate la mia ignoranza, ma il setup della chitatta, quindi la regolazione del truss-rod, dev’essere fatta con o senza le corde? E se con le corde, devo portarle in tensione e quindi accordare la chitarra? Grazie.
ottimo
salve siccome tengo la chitarra elttrica in una piccola stanza insonorizzata posta sul trepiedi in ferro che vendono nei negozi musicali,ad un tratto mentre suonavo ho avuto una strana senzione e normale che le corde su vicino al manico sono piu vicine hai tasti mentre quando amn man si scende giu si allontano sempre di piu,e possibile che sia storto il manico o e una mia senzazione che non mi sono mai accorto di questa cosa,o devono stare dall’inizio del manico fino alla fina tutte uguali aderenti al manico,spero mi piuo delucidare su questa cosa grazie
quante notizie utili si imparano qui…ma pulire le corde con l’alcool…si può o le danneggia??
Ciao Gianpaolo, volevo chiederti un consiglio. Ho letto i tuoi consigli e li trovo utilissimi. Ho completato un restuaro di una Eko Ranger 12 corde e ora mi sto dedicando al manico. Ok per la pulizia dei tasti ( al sistema con il nastro non ci avevo proprio pensato ) ma per il nutrimento del legno del manico mi trovo perso. Il manico della chitarra è di mogano. Cosa gli posso dare? E’ necessario dargli qualcosa o lo pulisco soltanto. Gli ho gia dato una bella pulita con acqua e ammoniaca e non ti dico quello che ho visto colare via. Ti ringrazio dei consigli e spero di avere tue notizie presto. galliano
salve, ho un problema grosso secondo me con il manico della mia Gibson ES335 Custom che a mio avviso “si muove” in continuazione.La chitarra è nuova fondo di magazzin-negozio da 6 mesi ed è stata acquistata in una città purtroppo lontana da dove abito:IL PROBLEMA: ogni volta che suono è scordata e devo allentare le corde …..(ma chi le tensiona mai quando è a riposo??)…….sistematicamente ogni 5-7ore io se la prendo in mano devo allentare le corde per portarla in accordatura perfetta.Mi chiedo se fra un mese dovro’ agire sul manico perchè di questo passo le corde si stanno avvicinando sempre piu al manico.Vi ringrazio per la risposta e complimenti per il lavoro che state facendo.
ciao giampaolo…sono il possessore di una fender startocaster standard 2008 americana…per quanto riguarda la manutenzione delle meccaniche…l’olio per macchine da cucire va messo cn il beccuccio contagocce nella fessura cerchiata di rosso nell’immagine di sopra??? grazie in anticipo e complimenti per il blog 🙂
Scusate, non ho letto i vari commenti/domande dall’inizio. Ma vorrei sapere, per quanto riguarda le corde, quali siano le migliori o cmq valide per fare il bending? praticamente vorrei trovare delle corde che siano adatte al bending ma che allo stesso tempo non si scordino facilmente.
Mi sono sempre chiesto se questa scelta dipenda anche dallo strumento che si usa o no?
Ovviamente parlo di corde x noi mortali da non spendere un patrimonio.
Grazie…
finalmente un sito dove si può imparare qualcosa. ciao ragazzi
Ciao, articolo interessante, spero sia la sezione giusta per postare il mio prolema. Il problema che ho è che nonstante abbia fatto svariati setup, ho il mi cantino sulla strato clapton che suona più piano di volume. Da cosa potrebbe essere causato? Conviene far visita al liutaio? Grazie
Ciao,
ma lo fa con tutti i pickup… cioè con il selettore in tutte le posizioni?
Strano…
Ciao!
vorrei chiederti un consiglio, usando corde daddario XL per elettrica, già dopo un giorno, pulendo sempre le corde con un prodotto a base di cera di carnauba, cominciano ad ossidare (sopratutto sulla 4 e 5 corda); un mese fa invece ho portato la mia SG-400 da un liutaio mai provato e mi ha montato corde che per almeno un mese non hanno assolutamente dato nessun segno di ossidazione con ottima vibrazione, per cui la mia domanda è, ci sono corde più suscettibili a questo fenomeno di altre? se si, quale mi consigli?
Ciao,
strano che le daddario XL si ossidino così velocemente…
…io uso molto le GHS e non mi è mai capitato. Però ovviamente per scegliere le corde ci sono molti fattori che influiscono… e dipende molto anche dal tuo stile!
Ma , io ho sempre usato il pronto , quello alla cera d’api per i mobili, la chitarra risulta piluta e al tatto anche la trastiera scivola che è un piacere.
non è che vi state facendo troppe seghe mentali:???
Ciao Giampaolo, che tipo di corde mi consigli (marca e scalatura) per la mia fender strat? prediligo suoni caldi e medi, corposi, piuttosto che acuti e strillanti. Ogni quante ore di uso della chitarra bisogna sostituirle? Grazie
Ciao. Ho da poco acquistato una Music Man Luke Series. Essendo un’amante delle 10-46 (scanalatura D’Addario), ho applicato suddetta muta al posto delle 0.09 di serie. Ovviamente il ponte si è inclinato e ho dovuto (un po’ una scelta dovuta anke al fatto ke mi piaceva un tremolo più”resistente”) aggiungere una molla (2 di serie, ora 3) per contrastare la forza della nuova muta. Verificate le ottave per ritrovare la giusta posizione del ponte, ora mi ritrovo, ogni qualvolta uso il trmolo, a dover reintonare il Sol. Certo, tutte le corde all’accordatore risultano leggermente sfasate dopo l’uso del tremolo, ma il Sol (0.17) è prorpio un disastro. Ovvero, se allento le corde (spingo il tremolo “fluttante”, simil Strato, verso la cassa) abbassando l’intonazione, paradossalmente il Sol in posizione normale lo ritrovo crescente (1/4 di Tono, circa). Inoltre, spesso dal ponte con l’utilizzo del tremolo mi arrivano strani scricchiolii metallici (non dal legno). Ke fare? Ti prego di rispondermi con qualche consiglio, perkè sono leggermente disperato. Grazie. Un’ammiratore del tuo Blog
Ciao Marco,
hai modo di fare una foto al particolare del ponte, per vedere come sono impostate le sellette e tutto il resto… magari anche della placca+molle nel retro ?
Se riesci a farle mandale a info@giampaolonoto.it
Ti ho inviato le foto. Grazie mille
ragazzi vi invito sul mio sito di tastiera
mi dici il modo corretto di eseguire il cambio per la chitarra a 12 corde??? la procedura è uguale a quella classica o si usano accorgimenti diversi dato che la 12 tira di piu’ il manico? grazie ma soprattutto se hai uno schema di posizione delle corde…grazie
Ok grazie!
Quindi avendole cambiate giovedì scorso e avendo suonato il giorno dopo, posso suonare sabato senza cambiare corde anche se alcune sono leggermente ossidate?
Cioè, l’ossidazione quanto è pericolosa per la tenuta di una corda in termini di rottura?
Grazie ancora e complimenti per il blog, molto utile.
Salve.
Avrei una domanda.
Io ho una sudorazione nelle mani abbastanza alta.
Ho cambiato le corde (ernieball scalatura 0.10-0.46) giovedì e venerdì ho suonato ad una festa.
Alcune corde (il re, il sol e il si) si sono leggermente ossidate in alcuni punti quella stessa sera (venerdì) dopo aver suonato.
La mia domanda è: sono a rischio rottura anche avendo solo qualche giorno di vita o l’unico rischio che ho è la leggera perdita di brillantezza delle corde?
Premetto che pulisco sempre le corde prima e dopo aver suonato.
Generalmente le cambio prima di ogni serata ma visto il costo vorrei farle durare almeno per 2 serate …
Lei cosa ne pensa?
E’ sempre importante dare una pulita con un panno asciutto alla chitarra dopo aver suonato… in questo modo si prevengono molti problemi legati all’ossidazione.
Se si procede ad una buona pulizia post uso comunque, sicuramente le corde le puoi tenere per due o più serate.
ultima domanda: è sbagliato tenere le chitarre su quei supporti dove ce ne stanno 8-10 di fila l’una accanto all’altra, pur avendo l’accortezza di evitare che il peso dello strumento vada a ricadere sulla parte laterale dei manici? grazie emax
ciao scusate mi devo apprestare a pulire le mie molte chitarre elettriche e ho trovato questo sito. 15 anni fa pulivo i manici in palissandro con semplice olio per i mobili e venivano secondo me molto bene (asciugando sempre il tutto). E’ un’eresia, danneggia il legno, oppure funziona secondo voi? grazie, emax
Slave, e complimenti per il tuo articolo.
Ho letto con interesse le tue tecniche per la pulizia e il nutrimento del manico. Putroppo informandomi su altri siti/forum ho appreso che esistono pareri discordanti e confusionari sull’uso in particolare della cera di carnauba (soprattutto sulla preparazione). C’è una selva di persone che usano svariati prodotti, chi la cera di semi di lino, di girasole, l’olio rosso, l’olio d’oliva… Ora, io non vorrei smontare le aspettative di chi legge ma a parer mio direi che dipende molto anche da come uno suole sentire il feeling con il proprio manico. Mi spiego meglio: a me ad esempio sudano le mani, devo continuamente asciugare le corde se voglio mantenerle per un po’ di tempo e il manico mi piace che sia scorrevole. Proprio per queste mie esigenze penso che non proprio tutti i prodotti vadano bene in generale. Per esempio, prima di leggere il tuo articolo, ho sempre usato l’olio di paraffina sulle corde (sì, so come la pensi!) e un velo anche sul manico. Isomma vorrei solo dire che l’uso di un prodotto piuttosto di un altro è piuttosto soggettivo, soprattutto se indicato su sito o un forum, con una mancanza lampante di esperienza diretta.
Ora vorrei cambiare e provare qualcos’altro per il mio Les Paul.
Vorrei chiedere se fosse possibile utilizzare la cera d’api sul manico, oltre che sul corpo (alla fine è un buon prodotto nutriente, anche se forse non proprio scorrevolissimo). Se no, per quale motivo?
Mi piacerebbe poter discutere di queste interessanti tecniche.
Grazie in anticipo per le risposte.
ciao giampaolo.Aiuto per favore. Ho una gibson les paul standard ed ho un problema alla chiavetta del Mi basso: non capisco perché, ruotando la chiavetta per accordare, a tratti diventa molto più dura e continuando a girare si…ammolla, cioè diventa leggerissima come se non ci fosse nessuna corda tesa, e poi sempre girando ritorna dura. L’accordatura regge, riesco comunque ad accordare ma nn capisco perché fa così. Come faccio a risolvere?
Ciao Giampaolo davvero complimenti per il tuo sito molto completo e chiaro!Volevo chiederti questo; io ho problemi con la manopola del volume nel senso che quando la giro fa forti rumori di fondo, naturalmente amplificati se uso un distorsore, che sono davvero molto fastidiosi e l aumento dedl volume non è lineare, la stessa cosa con il selettore che quando lo sposto da una posizione ad un altra fa come degli scoppiettii. Ho provato con lo spray per circuiti elettrici ma nn è cambiato assolutamente nulla!mi consogli di cambiarli?costano molto?un altra cosa la mia tastiera in acero ( non rifinita ma naturale)ha qualoche macchia nera (sicuramente le corde ossidate o dita sporche) mi confermi che si tolgono facilmente con l uso di alcool?
Ti ringrazio già da adesso e complimenti ancora Massi
Ciao Massi,
beh per prima cosa ti avrei detto di provare lo spray per pulire i circuiti… ma visto che lo hai già fatto, credo che sia suggeribile una sostituzione dei potenziometri e dello switch.
Magari prima di sostituirli puoi provare a verificare se magari è solo un problema di collegamento (filo dissaldato o saldatura “fredda”, ovvero con falso contatto)
Ciao
Grazie x la cortesia…premetto che non sono molto abile nella pulizia della chitarra
dopo aver letto questa interessante pagina avrei delle domande da porti..
Come faccio a pulire le meccaniche?..con un panno o qualcosa tipo un pennello da pittore magari molto fino?..cosa mi consigli?
Eventualmente dove posso trovare questo olio x macchine da cucire?…Per la pulizia della tastiera dove posso trovare la lana d’acciaio?..
ma deve essere imbevuta d’alcool o vale solo nel caso dei batuffoli di cotone?…e ancora il nastro carta non potrebbe intaccare la tastiera?..ho un po’ paura ad usarlo
Per la pulizia del tasto potrebbe andare bene un prodotto tipo il duraglit?..se no cosa mi consigli?..Ma e’ meglio smontare tutte le corde x cambiarle o e’ meglio procedere
una alla volta? (penso pero’ che renderebbe piu’ difficile una pulizia accurata della tastiera)
La mia chitarra e’ una MusicMan JP 6 corde Mystic Dream
Corpo in tiglio – Finitura corpo poliestere lucida
Manico in acero – Finitura manico olio e cera
Tastiera in palissandro
Ponte Music Man John Petrucci custom floating tremolo cromato con sellette piezo-elettriche
Meccaniche Schaller Locking cromate con chiavi di accordatura in celluloide madreperla
Scusami x questa valanga di domande ma non oso metterci le mani se non sono sicuro…naturalmente anche io un fan dei Pink..
Grazie.
ma bon.. chi ga cazzi de star li a pulr tutto? dovrebbero far chitarre piu resistenti, io chiedo solo una cosa alla mai chitarra: di essere DURA e poter sopravvivere
Blob interessantissimo.
Per la pulizia del manico (palizzandro su strato) bisogna rimuovere tutte le corde e effettuare l’operazione di pulitura e immagino asciugatura. Non si rischia di lasciare il manico troppo tempo senza la tensione delle corde? Ad oggi nella sostituzione delle corde procedo sempre con una alla volta per evitari sbalzi di tensione. Cosa mi suggerisci?
grazie in anticipo e ancora complimenti / Luigi
Complimenti, gli amanti come noi del Gilmour sound ti saranno sempre grati per il tuo lavoro.
Volevo chiederti, ma che scalatura monta Gilmour sulla red e sulla black?
Ciao Hansel
Ciao Hansel
usa normalmente una scalatatura molto vicina a quella delle GHS Gilmour String …ovvero…
10 – 12 – 16 -28 – 38 – 48
ciao
ritieni giusto che l’action di una strato vada misurata con lo spessore di una carta di credito al 10 capotasto ?
secondo è sufficiente alzare le sellette per diminuire il cosidetto ” la corda che batte sulla tastiera” oppure bisogna agire sul truss rod
ciao walter
Beh il truss rod non è direttamente collegato all’action… ovvero non è propriamente uno strumento per regolare l’action, ma per regolare il manico; ovviamente se il manico ah una curvatura eccessiva si avrà il problema descritto che potrà essere risolto agendo sul truss rod… ma l’action è una conseguenza non la causa.
Riguardo la carta di credito al 10 capotasto… io preferisco i metodi più ortodossi e convenzionali di controllare al 12 capotasto e di non scendere sotto il livello soglia di 1.3mm per il Mi basso.
Va anche detto che molto influisce anche il setup del ponte (flat o floating)
ciao e razie per il consiglio
volevo sottoporti un quesito:
mi hanno detto che per diminuire il rumore prodotto dai pick up basta dopo averli smontati spruzzarci attorno ai filmenti la paraffina e quindi farli asciugare e rimontarli.
ciao
Ho fatto tutto quello che…..sono sicuro che sarà il prodotto che ho acquistato ieri che……………lunedì torno da Tomassone poi gli chiedo delucidazioni , non vorrei che il commesso mi abbia venduti un prodotto non apposito, ci scommetto, ciao Pier
Scusa ma mi ero dimenticato di specificare il prodotto: PROTECT PURE LIQUID CARAUBA WAX (instrument care) J.D’Addario. Dopo un tempo di 24 ore speravo e credevo che il prodotto finito nelle porosità del legno si fosse ripristinato eliminando quello strano aspetto, ho dovuto con alcol e batuffolo di cotone agire per toglierlo perchè è antiestetico, poi sono ritornato al vecchio sitema dell’olio limon e dopo due o tre trattamenti (nel tempo)con questo olio elimino (almeno lo spero) la cera, scusami ma non mi sono trovato molto bene, a meno chè il prodotto non è a uso specifico del nutrimento per la tastiera palissandro. Ciao e a presto PIER
Questo prodotto non lo conosco.
Dopo aver passato la cera ed aver atteso che asciugasse, hai passato un panno di cotone asciutto per rimuovere l’eccesso ?
La cera deve nutrire il legno attraverso i pori, quindi una volta asciugata, va rimossa la parte in eccesso che rimane in superficie.
Ciao Giampaolo, sono stressante con la cera carnauba….stamattina l’ho trovata da Tomassone, appena sono arrivato a casa mi sono messo dietro: pulizia fatta a fondo del manico, poi dopo ho cosparso la cera da ottenere una velatura poi dopo 15 minuti quando asciutta mi sono messo con un panno morbido a passare in modo circolare poi in lungo ecc. ecc. lungo le porosità o minuscole fessure del manico ora si evidenzia il colore chiaro( tipo crema alla nocciola) dove la cera si è infilata, con il tempo scompare alla vista?…………ho fatto lo stesso trattamento al mio Jazz Bass che ha un palissandro mi sembra meglio ma ho ottenuto lo stesso risultato anche qui,ciao Pier Luigi
Ciao Giampaolo, per la cera carnauba ho dei problemi a trovarla, l’ultima ferramenta mi ha tomellato con delle scaglie che poi devi …………….non ci capivo più nulla, se la trovassi in un negozio musicale di sole chitarre come Tomassone a Bologna? ma questo prodotto è solo per nutrimento? darebbe anche l’effetto del lucido o liscio ecc. ? se uso questa cera l’olio non servirebbe più no? ho una stratocaster con manico All Parts (assemblata) ormai ti chiedo cosa ne pensi delle assemblate (visto che il mercato non le considera) la mia ha i pick up 54 custom USA, le meccaniche vintage …tutto rigorosamente USA, il body di una vecchia Japan…..non avendo l’originalità Fender e il number serial viene penalizzata, , dimenticavo il manico è un vintage con tasti quelli sottili, di questo all parts come la pensi…..?sebbene prediligi l’acero… ciao e scusa la papirata, un abbraccio Pier
Ciao Pier,
sicuramente in un negozio di strumenti musicali la trovi e normalmente è di qualità superiore… ce ne dovrebbe essere anche una a mrchio Dunlop.
La cera di Carntuba è per la sola tastiera del manico in Palissandro e oltre al nutrimento dona anche brillantezza al legno.
Riguardo alle chitarre assemblate… beh è evidente cosa ne penso visto che le mie Strat Replica sono assemblate!
Ovviamente assemblato non va d’accordo con mercato: nel momento in cui realizzi una chitarra assemblata lo fai sostanzialmente perchè ti soddisfa maggiormente di quella standard, ma sai che avrà un valore sul mercato inevitabilmente inferiore… nel mio caso uso solo parti ufficiali Fender proprio per dare comunque un valore maggiore allo strumento, visto che comunque sono sempre presenti numeri di serie ufficiali.
Ciao Giampaolo senti io ho un problema che suppongo sia di molti possessori di una stratocaster. Ovvero la chitarra attaccata all’ampli con suono pulito ha un ronzio di sottfondo, cosa che appena accendo il compressore naturalmente si amplifica. Ora io so naturalmente che la cosa sia normale con i single coil, proprio appunto per questo volevo chiederti se potevi darmi qualche consiglio o addirittura se mai avevi pensato di pubblicare una guida per la schermatura e la messa a terra della chitarra. Su internet ci sono diverse guide per le soluzioni fai-da-te, ma sinceramente non ne ho trovata una degna di nota. Ho provato da solo, ma non ho ottenuto risultati soddisfacenti. Grazie per l’attenzione Alessio
Ciao Alessio,
ti confermo che è un problema conosciuto… e che con una buona sistemazione della schermatura e dei collegamenti il problema si attenua notevolmente.
Effettivamente una guida sarebbe utile e quindi cercherò di realizzarla e di pubblicarla appena possibile.
Un manico in palissandro abbastanza poroso fa parte nelle specie di chitarre economiche? pensare che ho visto anche delle Gibson da favola con lo stesso problema, se si può chiamare problema, incide in modo negativo questa porosità sul suono? ci sono possibili migliorìe per ottenere eventuali risultati? tutto questo perchè nella mia strato assemblata ho un manico ALL PARTS che funzia bene ma mi lascia un pochetto……saluti
Personalmente non mi piacciono le tastiere in palissandro, alle quali preferisco di gran lunga i manici in pezzo unico in Acero.
Le tastiere in pallisandro necessitano di una maggiore cura con applicazioni di olio o ancora meglio di cera, proprio per diminuirne la porosità e per nutrire il legno.
Spesso le tastiere in palissandro vengono anche verniciate o laccate al fine di diminuirne la porosità.
Più che la porosità, però, ad influire sulla qualità sonora è la qualità del legno utilizzato.
Le chiedo per dare più durata alle corde oltre la pulizia con il panno ecc.ecc. consiglia prodotti come il Fast free STICK o altri tipi……..grazie .
Salve,
se per lei va bene possiamo darci del Tu… rende i rapporti più piacevoli!
Per quanto riguarda le corde, personalmente non mi piace molto usare i prodotti per la pulizia della corde (tipo Fast-Fret) perchè spesso questi prodotti contribuiscono alla pulizia delle corde, ma peggiorano la resa delle stesse in termini di vibrazioni: gli addittivi contenuti nel liquido di pulizia spesso possono contenere sostanza che rendono la vibrazione delle corde meno efficiente.
Personalmente preferisco il buon vecchio metodo del panno asciutto.
Ho letto e ho appreso con molta attenzione, per nutrire la tastiera in palissandro consiglia la cera carnauba ( potrebbe darmi una marca ,che tipo, come e dove posso trovarla ?) in passato ho usato dell’olio limone ahimè?palissandro, dopo averlo sospeso ho ripiegato col semplice olio di oliva, ho letto da qualche parte che è possibile farne uso,si può usare tranquillamente?,rimango in attesa di una sua sempre se può, la ringrazio e le porgo i miei più distinti saluti.
Farini Pier Luigi Monzuno ( BO )
Salve,
la cera di Carnauba la può trovare anche in ferramenta, si assicuri che sia su base neutra.
Il prezzo è di circa 9 Euro per 1 kg di cera.
salve..io ho una epiphone sg che ha circa 8 anni.Ho notato che i capotasti(in metallo,hanno un infossatura..cioè sono ammaccati propio dove appoggia la corda quando faccio gli accordi..non so se dipende dal fatto che stringo troppo forte..ma devo sostituirli?e la tastiera mi sembra anche che abbia i tasti usurati..si vedono diversi tagliettini e qualche minuscola crepa…grazie mille per la risposta