Questo è uno di quegli articoli/recensioni a cui tengo particolarmente, visto che riguarda un amico, mio e del Blog… e poi è quasi un’antemprima assoluta!
Parliamo di NiCal : un nuovo marchio nel 2011 per costruire sistemi di amplificazione artigianali fatti a mano, utilizzando i migliori componenti disponibili nel mercato e secondo specifiche di altissimo livello.
Dietro al marchio NiCal ci sono Luca Cantarini e il suo amico Nicola Polchi, che sono i progettisti e i costruttori di questi amplificatori.
Ho chiesto a Luca di raccontarci come è nata l’idea di questi amplificatori e di presentarci i modelli prodotti.
Prima di lasciare spazio a Luca per la presentazione degli Amp NiCal, vi dico che se volete contattarlo per maggiori informazioni potete farlo via email a questo indirizzo caluk1955@alice.it oppure attraverso la pagina Facebook di Nical … ovviamente ditegli che siete del Blog!
Luca Cantarini :
“Questo progetto inizia alla fine dell’estate 2010 quasi per scherzo ed essendo poi, un musicista dilettante da tanti anni e suonando in particolare la chitarra come strumento, ho iniziato lo studio di un amplificatore che avesse caratteristiche di eccellenza. In questo progetto, ho coinvolto anche il mio amico fraterno Nicola Polchi che, oltre a suonare con me da anni, è un eccellete ebanista.
Dopo molte analisi, ci siamo convinti che allo stato attuale, ciò che rende un amplificatore appetibile è la sua qualità di riproduzione sui suoni puliti e che l’effettistica sia una scelta così personale e variabile da non dover far parte dell’amplificatore stesso, ma che deve essere valutata a parte a seconda del genere di musica suonato e delle preferenze individuali.
Dopo una fase di studio e di progettazione, ci siamo concentrati nella realizzazione di un primo prototipo con una potenza musicale di circa 50W, potenza che riteniamo idonea ed in tendenza con la diffusione attuale di esibizioni su piccole platee e dove l’eccessivo volume può diventare un problema. Nelle grandi platee, si fa largo uso di microfoni collegati a PA che compensano egregiamente la piccola potenza usata.
Da questa considerazione, abbiamo iniziato la realizzazione del primo prototipo.
La scelta di utilizzare la tecnica del point-to.point e non di usare circuiti stampati è stata determinata da due ragioni, la prima di natura estetica e la seconda di efficacia.
Se da un lato l’aspetto estetico è importante, quello che riteniamo ancora più importante è la robustezza dell’insieme, che nella sua vita operativa, sarà utilizzato in condizioni di urti e di vibrazioni notevoli. Il fatto di saldare ogni componente manualmente, rende meno frequente ogni possibile errore.
Un aspetto importante è stata la scelta dei componenti da utilizzare, dallo chassis ai componenti elettronici e soprattutto i trasformatori, in particolare quello di uscita.
Dopo una ricerca abbastanza complessa sui componenti da utilizzare e su chi fosse in grado di realizzare trasforatori di qualità, avendo trovato il tutto, il prototipo dell’ampli poteva essere realizzato.
Questo primo prototipo è stato montato su uno chassis di alluminio da 1 mm, troppo sottile, ma leggerissimo, in seguito la scelta è stata di fare la serie su alluminio da 2 mm con la possibilità di inserire ottone nei frontalini.
I componenti sono tutti di elevata qualità, Condensatori PET Mallory, Elettrolitici F&T o JJ Electronic con tolleranze elettriche molto ampie, per garantire un MTBF molto lungo, tale da poter anche dare garanzie molto estese nel tempo.
A questo punto, si trattava della scelta del cabinet e in questa fase il mio amico Nicola ha preso in mano la situazione. Nicola ha una straordinaria capacità nelle lavorazioni meccaniche ed un gusto artistico-estetico notevole. Non ultimo, ha la capacità di lavorare il legno come pochi, per cui è stato possibile realizzare un cabinet particolre con molta personalità. La scelta è stata quella di usare legno vero e non surrogati, ragioni sia estetiche che di peso e l’uso di un legno leggerissimo come l’Okumè naturale è stata quella definitiva per la realizzazione di una serie di prototipi in legno naturale in configurazione testata e cassa.
Siamo intenzionati a poter realizzare anche modelli con finiture particolari , legni diversi e verniciature personalizzate , mantenendo però lo stile e il carattere originale.
Alla prima accensione, l’ampli ha subito dimostrato le sue ottime caratteristiche sonore con buona potenza, pulizia e dinamica anche ai bassi volumi, per cui idoneo anche per esecuzioni anche in piccoli spazi.
Sono stati realizzati due prototipi utilizzando valvole diverse, ma la scelta è stata di usare valvole NOS russe con finali 6L6 che hanno una dinamica molto valida e un suono molto pulito, per i coni ci si è affidati a due Jensen CN12 da 12” da 8 ohm in parallelo o Eminence Legend da 12”.Lo stadio preamplificatore è afidato a quattro valvole di tipo doppio triodo.
Questo ampli è monocanale, con tre ingressi di cui uno normale, uno brillante e l’altro miscelato. I volumi dell’ingresso normale e di quello brillante sono separati, per cui si possono ottenere regolazioni infinite usando l’ingresso miscelato, che permette la confluenza del segnale di ingresso in entrambi i triodi della prima valvola preamplificatrice.
La cassa posteriormente ha la parte centrale separabile, per una possibile configurazione a cassa aperta. Una nota per l’iserimento di un controllo esterno che varia la modalità di lavoro delle valvole finali riducendone le prestazioni ed il volume. Ovviamente questo ampli può essere realizzato con potenze diverse e con casse diverse a richiesta e coni di altre marche.
Questo modello si chiama Maestrale ed è disponibile anche in configurazione monocono e combo.
La versione Combo ha dimensioni e peso più conternuti con configurazione 1x 12” sempre Jensen CN12 da 100W
Nello stesso abbiamo realizzato un progetto di un ampli con 4 finali EL84.
Anche questo ampli è disponibile in versione testa e cassa o combo, con potenza di circa 30W che si chiama Libeccio.
CARATTERISTICHE AMPLIFICATORE NiCal Maestrale
Misure Testata: 54x30x26 cm
Misure Cassa: 54x30x56 cm
Peso Testata: 13,7 Kg
Peso Cassa: 18 Kg
Peso totale: 31,7 Kg.
Potenza: circa 50W
Altoparlanti: 2x Jensen CN12 da 100W cad. o 2xEminence Legend 128
Valvole: 4x Doppio Triodo tipo 12AX7 e 2 x Tipo 6L6 in alternativa 2x EL34
Ingressi : 3, Normale, Brillante, Miscelato.
Uscite: 3 Speaker 4, 8 ohm e Linea con regolazione.
Bias: regolabile singolarmente.
Interruttore Pentodo/Triodo.
Controlli: Volume Normale, Volume Brillante, Bassi, Medi, Alti, Presenza, Volume Generale.
CARATTERISTICHE AMPLIFICATORE NiCal Libeccio monocono
Misure: 54x30x64 cm
Peso Testata: 13,7 Kg
Peso: 28 Kg
Potenza: circa 30W
Altoparlanti: 1x Jensen CN12 da 100W cad. o 1xEminence Legend 128
Valvole: 3x Doppio Triodo tipo 12AX7 e 4 x Tipo EL84
Ingressi : 3, Normale, Brillante, Miscelato.
Uscite: 3 Speaker 4, 8 ohm e Linea con regolazione.
Bias: regolabile singolarmente.
Interruttore Pentodo/Triodo e 30/15W
Controlli: Volume Normale, Volume Brillante, Bassi, Medi, Alti, Presenza, Volume Generale.
Ed ecco infine qualche sample audio…
Toti Panzanelli e Nical Maestrale 6
http://www.youtube.com/watch?v=BAz4bGp7FsE
Toti Panzanelli e Nical Maestrale 7
http://www.youtube.com/watch?v=UsQn0s_omN4
Ricordo che sulla pagina Facebook Ufficiale di NiCal trovate tutte le informazioni sugli ampli e tantissimi altri video e sample audio!!!
I demo dovrebbero essere pronti, tra martedì 31/05 e mercoledì 1/06. IL ritardo è stato causato da due guasti al masterizzatore e al Mac della sala dentro cui ci sono fisicamente i sample. Appena li ho, li pubblicherò immediatamente.
Grazie Luca 🙂
I sample sono pronti e li posterò a Giampaolo in modo da poterli pubblicare sul blog.
Grazie a tutti
Luca
A livello tecnico, mi sembra che il Maestrale sia un circuito molto simile al Hiwatt DR-504, ma con 6L6 nel finale. sbaglio?
mi piacerebbe sentire meglio il suono pulito di questo amplificatore con stratocaster, magari qualcosa in stile gilmourish….
complimenti per gli ampli, molto belli, ma i sample a mio avviso non rendono molto.
ciao
Se va tutto bene ne potrei avere uno (Maestrale) da provare con la pedalboard V3 tra non molto… 🙂
Ciao Giuseppe,
definire il Maestrale come un Hiwatt con le 6l6″ mi sembra sbagliato. Quando si progetta un ampli si tiene conto di tantissimi fattori e si fanno delle scelte che condizionano il suono dello stesso e nella realtà il Nical Maestrale è il Nical Maestrale e basta, con le sue particolarità, la sua estetica le sue caratteristiche sonore. Ogni ampli che si costruisce, ha una sua personalità e un suo suono tipico che è determinato da mille fattori, come ad esempio: Impedenza e tecnica costruttiva del trasfo di uscita, tensioni di lavoro, tipo di valvole sia del pre che del fianle, tipo di filtraggi, scelta del bias di lavoro, accoppiamento ampli-altoparlanti e potrei continuare ancora. Posso solo dirti, che un grosso e bravissimo chitarrista professionista italiano che lo ha provato per oltre due ore, è rimasto stupefatto e affascinato per il suono di questo ampli, non posso ancora fare il nome perchè c’è di mezzo un probabile endorsement e domenica, salvo imprevisti gravi, sarà con me in sala per provare e registrare dei suoni in modo perfetto, tuttavia non ama moltissimo l’Hiwatt, mentre ama il Nical.
Per lui stiamo costruendo un modello a 100W. Questo professionista è quello che mi ha suonato i sample, ma che, purtroppo, non sono molto fedeli. Al mondo ci sono stati molti ampli molto belli più o meno diffusi e anche oggi ci sono anche in Italia persone eccezionali che producono ampli di grandissima qualità, i nomi, li conosciamo tutti e ogni ampli ha le sue caratteristiche peculiari e ha persone che li amano e altri che li odiano. Io spero che il Nical sia amato come lo amo io.
Prima o poi spero di fartelo provare dal vero.
Un caro saluto
Luca
ciao Luca, mi farebbe un immenso piacere provare uno dei tuoi amplificatori, ma penso sarà difficile dato che abito in Sardegna. Io, ovviamente dato che frequento questo sito, sono un Floydiano convinto e ho la mia cover band con la quale facciamo lo spettacolo The Wall.
Quindi ho una strumentazione “gilmourish”, che comprende due Hiwatt DR-504 che amo moltissimo. riconosco quindi il layout del suddetto amplificatore: posizione dei trasformatori, valvole, condensatori, circuito, controlli sul pannello frontale….tutto è disposto come in un DR-504, questo non significa che il progetto sia uguale, ma sicuramente avete seguito quel layout. Questa non vuole essere una critica ma un complimento, infatti gli Hiwatt sono i capolavori dell’amplificazione a valvole a mio parere, e a parere di tanti altri.
Se avete cercato di fondere il suono Fender con il suono Hiwatt dal mio punto di vista è una gran cosa, altrimenti non credo che sia un amplificatore che possa interessarmi. la mia filosofia è un gran suono pulito, con riserva di volume prima della soglia del crunch, come una tela bianca sulla quale colorare con i pedali effetto.
Io negli anno ho avuto strumentazioni molto costose, sempre valvolari, tra le quali i migliori prodotti italiani, ma non ho mai avuto un suono come quello che ottengo oggi con gli Hiwatt. Parlo ovviamente del tipo di suono che interessa a me, per questo motivo quando ho visto quel layout ho sperato che fosse qualcosa che davvero potesse interessare sia me che tutti gli utenti di questo Blog (tutti folli floydiani 🙂
Vi faccio i migliori auguri per la crescita della vostra ditta, e continuerò a seguirvi con interesse.
saluti
Giuseppe
Ciao Giuseppe,
ti ringrazio per la tua risposta, non ti preoccupare io non ho preso la tua osservazione come una critica, ma veramente come un complimento. Io ascoltavo i Pink da quando avevo all’incirca 12-13 anni e da allora, sono il mio gruppo preferito e di riferimento per l musica che compongo. Non ti sbagli pensando che l’ampli da cui ho preso il riferimento è il Dr504, un ampli bellissimo e da me il più amato in assoluto. L’ampli che esalta il pulito come nessun altro. La mia precisazione è dovuta al fatto che io ho modificato in diversi aspetti questo splendido ampli, cercando di aumentare la versatilità senza perdere di vista le caratteristiche peculiari di questo meraviglioso apparecchio ed è nato il Nical Mestrale. Questo ampli ha un suono molto pulito e presto sentirai dei sample Gilmourish registrati oggi in sala con apparecchi professionali. Il margine di pulito è spaventosamente alto e solo al massimo dei volumi si ha una interessante e delicata saturazione che se usata con i volumi della Fender al massimo, genera un suono semidistorto molto bello e rende questo apparecchio idoneo ad essere usato in accoppiamento con pedali analogici per dare il massimo.
Spero di poter pubblicare prestissimo questi sample e spero che piacciano a te e a tutti gli amici Foydiani che frequentano questo blog del carissimo Giampaolo.
Un caro saluto
Luca
Luca allora aspettiamo con ansia questi demo 🙂
Complimenti sia a Luca che Nicola il suono è veramente molto molto valido e la costruzione artigianale con la scelta oculata di tutta la componentistica fa il resto. Ancora tantissimi complimenti.
Grazie Antonio, i tuoi complimenti ci riempiono di orgoglio.